Abruzzo o Abruzzi

Amiternum

Generalità

L’Abruzzo è situato nel cuore dell’Italia appenninica, in cui si trovano i massicci e le vette più elevati dell’intero sistema montuoso peninsulare del Paese; l’altra componente che lo caratterizza è l’Adriatico, il quale gli conferisce anche uno spiccato carattere marittimo, che si riflette nelle attività dei suoi abitanti. La regione deriva il nome dal toponimo medievale Aprūtium, attestato fin dal sec. VI e ricollegabile all’antico etnico regionale Praetūtii. Durante l’età moderna, per secoli, ha prevalso la denominazione al plurale “Abruzzi”, mantenutasi anche dopo l’unificazione nazionale. Il suo territorio fino al 1927 era ripartito nelle sole tre province di Teramo, L’Aquila e Chieti, e fino al 1963 costituiva un’unica regione insieme al Molise. In seguito la forma singolare “Abruzzo” ha soppiantato l’altra, anche a causa del carattere prevalentemente unitario della regione sia per quanto riguarda il suo passato storico sia per i suoi aspetti antropogeografici. Infatti, nell’Italia preunitaria l’intero territorio della regione apparteneva al borbonico Regno di Napoli, costituendone la parte più settentrionale. È forse per tale eredità politica che l’Abruzzo è annoverato tra le regioni dell’Italia meridionale, nonostante la posizione al centro della penisola. Su scala nazionale, l’Abruzzo si colloca a un livello intermedio per quanto riguarda la qualità della vita, le condizioni del mercato del lavoro e delle risorse umane, oltre che per la situazione economica generale, tanto che per tali indicatori si pone nettamente al di sopra delle altre regioni del Mezzogiorno. Dunque, è una terra dinamica, caratterizzata soprattutto da un terziario in fase di crescita, nel cui ambito si distingue particolarmente il settore turistico. Dal punto di vista insediativo presenta una struttura policentrica, mancando un unico centro urbano prevalente con funzioni di polo di attrazione per il resto del territorio. Infatti, oltre agli abitati maggiori capoluoghi di provincia, la rete abitativa si compone principalmente di municipalità medio-piccole e talora minuscole, orgogliose della propria individualità e spesso derivate da gentes e civitates di età preromana.

Territorio: morfologia

La superficie regionale sul piano orografico è costituita da una fascia costiera collinare, da un’altra area collinare intermedia e da un interno montuoso comprendente all’incirca i due terzi dell’estensione complessiva. È, dunque, una regione prevalentemente montuosa, la cui estremità orientale, superando lo spartiacque appenninico, fa parte del bacino tirrenico: a questo versante appartengono i monti Simbruini. Nell’interno, incassati tra le montagne, si trovano i bacini del Fucino, di Sulmona e il più piccolo ed elevato piano carsico di Cinquemiglia, separati fra loro dalle catene del Velino (2487 m), del Sirente (2349 m) e della Montagna Grande (2151 m). A oriente di questi rilievi si dispone un’altra catena parallela a essi, con andamento NW-SE: si tratta dei monti della Laga, del Gran Sasso d’Italia (2912 m) e del massiccio della Maiella (2795 m), che presentano le vette più elevate dell’intero sistema appenninico. Questi gruppi si elevano scoscesi sul paesaggio collinare circostante, con bruschi sbalzi di livello che toccano talora i 2000 m; presentano una superficie perlopiù erbosa e sono pertanto destinati tradizionalmente a pascolo estivo per gli ovini. Le colline tra la costa e l’interno montuoso offrono un paesaggio prevalentemente agricolo, caratterizzato dalle coltivazioni di viti e olivi, mentre i fondivalle preferiscono le colture cerealicole e industriali, come quella della barbabietola. La sottile striscia litoranea è sabbiosa, uniforme e priva di porti naturali, ancora orlata da pini negli spazi risparmiati dall’edilizia. I principali fiumi abruzzesi sono l’Aterno-Pescara, il Vomano e il Sangro; rientra nel territorio regionale anche l’alto corso del Liri, che scende sul versante tirrenico. Grazie alla natura calcarea dei monti da cui scendono, che immagazzinano l’acqua per restituirla poi lentamente da copiose sorgenti, i maggiori fiumi abruzzesi hanno un regime abbastanza regolare. Dopo il prosciugamento, nel 1875, del vasto lago del Fucino, che era il terzo d’Italia per superficie, il maggiore lago naturale abruzzese è il piccolo ma pittoresco lago di frana di Scanno.

Territorio: clima

Il clima della regione è condizionato dal mare, dai rilievi e dalla loro disposizione: è mite lungo le coste e nell’immediato entroterra, mentre nell’interno assume caratteristiche più continentali, con temperatura annua media tra i 12 e i 16 ºC sui versanti orientali dei rilievi e inferiore ai 12 ºC su quelli occidentali. Le precipitazioni sono più abbondanti durante la stagione invernale, assumendo carattere nevoso specialmente sui rilievi e creando, talora, ostacoli alla viabilità e alle comunicazioni.

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Classe 1956, perito elettronico industriale, ho conseguito attestati riconosciuti per attività su reti cablate LAN presso la IBM Italia. Ho svolto la mia attività lavorativa c/o Roma Capitale sino al 2020. Autore, nel 2014, del sito Abruzzo Vivo.

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