Orti subacquei in Abruzzo. L’Orto di Nemo

Si è parlato del Parco del Cerrano durante il convegno “L’Expo con le pinne” svoltosi a Milano giovedì scorso, nel Fuori Salone di Casa Abruzzo, allo Spazio Fiorichiari in via dei Fiori Chiari, 9.

Durante il convegno è stato presentato da Corrado De Sanctis ed Elisabetta Princi il progetto ideato da Sergio Gamberini e denominato “l’Orto di Nemo“: un orto coltivato all’interno di ‘biosfere‘ in vinile semitrasparente ancorate sul fondale marino, un innovativo modello di agricoltura che potrà essere realizzato in zone desertiche o dove le condizioni climatiche e ambientali non sono ideali per consentire i tradizionali metodi di coltivazione.

La prima sperimentazione ha dato risultati positivi: la temperatura costante del mare crea un clima stabile nella biosfera che viene umidificata in maniera ottimale grazie all’evaporazione dell’acqua marina. “L’orto di Nemo” inoltre non ha bisogno di antiparassitari e insetticidi: parassiti ed insetti infatti non riescono a riprodursi nelle biosfere subacquee dove invece le piante sono in grado di svolgere naturalmente il ciclo clorofilliano, innescato dalla luce naturale.

Il convegno si è concluso con un breve video che, presentando la città di Atri e il suo porto romano sommerso, ha indicato l’area marina protetta Torre del Cerrano quale location ideale per ospitare un “orto di Nemo”.

 

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Classe 1956, perito elettronico industriale, ho conseguito attestati riconosciuti per attività su reti cablate LAN presso la IBM Italia. Ho svolto la mia attività lavorativa c/o Roma Capitale sino al 2020. Autore, nel 2014, del sito Abruzzo Vivo.

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