Il tombolo viene definito “aquilano” perché la sua presenza nella città pare risalga addirittura al ‘400: testimonianze storiche assicurano che quando Isabella d’Aragona visitò l’Abruzzo, nel 1493, rimase profondamente colpita proprio dai merletti delle donne pescolane e che, ancora prima, nel 1476, la famiglia D’Este di Ferrara abbia commissionato una striscia a 12 fusi per un lenzuolo.