In Abruzzo è possibile visitare un sito archeologico davvero particolare, che attrae ogni anno migliaia di turisti curiosi.
Sicuramente avrete sentito parlare del famosissimo sito archeologico di Stonehenge, il “circolo di pietra” nella contea di Wiltshire, nel Regno Unito. Intorno a questo complesso di sassi colossali (dichiarato patrimonio UNESCO) ci sono una serie di leggende e credenze, rimaste tuttora irrisolte.
Ma in pochi sanno che anche in Abruzzo, tra le colline intorno a L’Aquila, c’è un posto carico di misticismo e spiritualità, con tombe a tumulo, menhir e pietre posizionate in modo tale da creare enormi forme geometriche. Stiamo parlando della necropoli monumentale di Fossa, nota proprio come la “piccola Stonehenge d’Abruzzo“.
La necropoli di Fossa (situata sul territorio che originariamente corrispondeva all’antico centro di Aveia) fu costruita dalla popolazione dei Vestini tra il IX e l’VIII secolo a.C.. La prima cosa che si nota guardando le strutture è la loro disposizione, visto che sono schierate come se seguissero un preciso progetto.
Proprio questo enigmatico allineamento contribuisce a creare un’atmosfera davvero contemplativa. Le tombe più antiche sono state datate all’età del ferro e consistono in piccoli ammassi di terreno e pietra, circondati da cerchi formati con menhir, ossia dei blocchi di sassi molto alti, che probabilmente fungevano da protezione. La conformazione della struttura ricorda i famosi megaliti di Stonehenge, ma con delle divergenze che rendono il sito abruzzese un unicum nel panorama europeo e mondiale.
Nei secoli, poi, le tombe originarie sono state abbellite con dettagli più sofisticati. Ad esempio, le tombe a camera ellenistiche sono state esplorate dagli archeologi ed è stato possibile ammirare i corredi posti accanto ai sarcofagi. Tra i ritrovamenti più significativi, ci sono ceramiche, vasellame, gioielli preziosi e un letto funebre in osso e avorio con raffigurazioni di Dioniso, delle Menadi e di Ercole.
In epoca romana, poi, queste antiche usanze funebri furono messe da parte e si diffuse la pratica dell’incinerazione. Di conseguenza, si ridusse anche lo spazio per le sepolture e non fu più utilizzato il corredo.
La necropoli di Fossa è stata scoperta all’inizio degli anni ’90, in occasione di una campagna di scavi per un progetto edilizio e, oggi, rappresenta una delle necropoli monumentali più importanti del centro Italia. Si trova su un’area di circa 2 mila metri quadrati ed è un sito fondamentale per attestare lo sviluppo e la trasformazione delle sepolture nel corso dei secoli, partendo dall’età del bronzo e toccando il periodo ellenistico e, infine, quello romano.
Il sito archeologico è aperto da giugno a ottobre, nei giorni di sabato e domenica, dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 18. Ad agosto, è aperto anche dal lunedì al venerdì, dalle ore 16:30 alle 19:30. Il costo del biglietto è di 3 euro (1,50 euro ridotto). Per maggiori informazioni, consigliamo di scrivere a comunefossa@tin.it.
L’offerta sulla quinta generazione della console Sony è diventata virale. Scopriamo a che prezzo viene…
In inverno bastano alcuni piccoli accorgimenti alla guida per riuscire a risparmiare sulla benzina. Quando…
Cinque strategie concrete per ridurre il costo dei biglietti ferroviari e viaggiare in Italia spendendo…
La Grotta del Cavallone è un sito di enorme interesse naturalistico. Cosa lo rende così…
Tra il Cavaliere Oscuro e Joker non corre buon sangue. In pochi ricordano l’originale di…
La Rai potrebbe vedersi sfilare un progetto dalle mani e l'azienda di Pier Silvio Berlusconi…