Le lavoratrici hanno la possibilità di beneficiare dell’esonero contributivo totale e di aumentare lo stipendio fino a 650 euro al mese.
Il Decreto Coesione (art. 23) ha introdotto il cd. Bonus donne, destinato alle lavoratrici che versano in particolari condizioni e che hanno bisogno di un’occupazione stabile. Si tratta, dunque, di una misura che mira a perseguire un duplice scopo: aiutare le lavoratrici a ottenere un impiego a tempo indeterminato e assicurare al loro datore di lavoro un contributo economico.
I dettagli dell’agevolazione sono specificati nella Circolare INPS n. 91 del 12 maggio, che sottolinea le condizioni per riceverla e individua la platea delle beneficiarie. Vediamo, dunque, a chi è rivolto il Bonus e come si presenta la domanda.
Il Bonus donne lavoratrici consiste nell’esonero al 100% dal versamento dei contributi previdenziali INAIL a carico dei datori di lavoro. La misura viene riconosciuta per un periodo massimo di 24 mesi ed entro una somma fino a 650 euro al mese per ogni lavoratrice.
La condizione essenziale, però, è l’assunzione a tempo indeterminato di donne che si trovano in condizioni difficili, entro il 31 dicembre 2025. Possono usufruirne tutti i datori di lavoro privati, anche del settore agricolo. Ma cosa si intende per “donne lavoratrici svantaggiate“? Nella categoria sono comprese coloro che rispettano almeno uno dei seguenti requisiti:
Il riconoscimento del Bonus donne è subordinato alla presentazione di apposita domanda. I datori di lavoro interessati devono inviare istanza online utilizzando l’apposito modulo reperibile sul “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” del sito INPS.
Ricordiamo, infine, che, oltre al Bonus donne, è attivo un beneficio economico rivolto ai datori di lavoro privati che hanno assunto o assumeranno a tempo indeterminato giovani under 35 dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025. Anche in questo caso, si può usufruire dell’esonero totale contributivo a carico del datore per un periodo massimo di 24 mesi e per un ammontare mensile non superiore a 500 euro (la soglia sale a 650 euro per la zona della ZES Unica).
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