False comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate: in questo modo i ladri sottraggono fino a 1.500 euro. Ecco cosa fare per proteggersi.
I truffatori telematici escogitano, ogni giorno, nuovi meccanismi di frode a danno dei poveri contribuenti. Negli ultimi giorni, sono giunte una serie di segnalazioni all’Agenzia delle Entrate relative a una nuova truffa che si serve del nome e del logo dell’Ente per sottrarre denaro ai malcapitati.
Per mettere in guardia i contribuenti, proprio l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un avviso spiegando come scovare le false comunicazioni e come prevenire gli episodi di phishing. Questi stratagemmi, purtroppo, vengono messi in atto con elevata frequenza, per sottrarre dati personali e informazioni bancarie. Ma in cosa consiste la nuova truffa e come difendersi?
Il nuovo tentativo di phishing si avvale di una comunicazione fasulla dell’Agenzia delle Entrate, contenente un avviso di rimborso fiscale di 1.495,39 euro, che può essere ottenuto solo effettuando l’accesso al sito ingannevole “agenziaentrate-rimborsi.com” e specificando il proprio istituto bancario e le relative credenziali.
Dopo l’inserimento dei dati, le informazioni vengono inviate a un bot Telegram gestito dai truffatori. Per questo motivo, l’Agenzia delle Entrate raccomanda sempre di prestare massima attenzione quando si ricevono messaggi e, soprattutto, di non cliccare sui link che richiedono di scaricare documenti o compilare form con dati personali. Non bisogna, dunque, mai comunicare le credenziali d’accesso bancarie nè ricontattare il mittente.
Ma quali sono i trucchetti per individuare email o SMS sospetti? L’Ente spiega che è necessario leggere attentamente l’indirizzo del mittente, per individuare eventuali errori ortografici; occhio, inoltre, se le comunicazioni arrivano da contatti anonimi. Un altro elemento chiave è la scrittura, perchè un italiano poco corretto, magari con “copia e incolla” potrebbe essere sintomo che si tratti di una truffa.
Attenzione a eventuali link accorciati (ad esempio, quelli di tipo bit.ly) e agli allegati che non hanno una sola estensione (come .docx e non .docx.exe). Per evitare attacchi informatici, è sempre opportuno proteggere i dispositivi (smartphone, pc, tablet) con antivirus all’avanguardia, che tutelano da software malevoli. Lo strumento più efficace, tuttavia, rimane il buon senso e l’accortezza; prima di rispondere ai messaggi è sempre necessario controllare per bene ogni parte del testo.
In caso di dubbi, poi, l’Agenzia delle Entrate è sempre disponibile per chiarimenti, tramite gli uffici territoriali competenti o gli appositi strumenti telematici. L’Ente, infine, ricorda agli utenti che nelle comunicazioni ufficiali che invia non richiede mai l’inserimento di dati strettamente personali.
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