In vigore le nuove regole sui rimborsi dei pedaggi in autostrada. Ecco i casi in cui è possibile ricevere tutela.
Dal prossimo anno i viaggiatori sulle autostrade italiane avranno un nuovo strumento per far valere i propri diritti. Sarà, infatti, consentito ricevere il rimborso automatico del pedaggio per i ritardi legati alla presenza di cantieri, al traffico e al meteo.
In pratica, la regola che verrà applicata sarà quella in base alla quale chi paga il pedaggio deve ricevere un servizio adeguato e, soprattutto, non può essere esposto a penalizzazioni derivanti da disservizi incolpevoli. Ma analizziamo nel dettaglio le innovazioni.
Il diritto al rimborso del pedaggio autostradale varia a seconda della causa del ritardo. In particolare, per i ritardi generati da cantieri e lavori programmati e comunicati, è sempre assicurato il rimborso per percorsi fino a 30 chilometri (indipendentemente dalla durata del ritardo). Per i percorsi tra 30 e 50 chilometri, il rimborso è dovuto solo per ritardi di almeno 10 minuti. Per percorsi superiori a 50 chilometri, il rimborso spetta se il ritardo è pari almeno a 15 minuti.
In caso di ritardi derivanti da traffico intenso, condizioni meteo avverse (come nevicate o grandinate) e altri eventi imprevedibili (ad esempio, un’avaria improvvisa di un mezzo), se il ritardo va dai 60 ai 119 minuti, si riceve un rimborso pari al 50% del pedaggio. Per i ritardi dai 120 ai 179 minuti, il rimborso è del 75% del pedaggio, mentre per i ritardi superiori a 180 minuti, il rimborso è del costo totale del pedaggio.
Le ipotesi in cui non è consentito il rimborso sono: presenza di cantieri emergenziali (come quelli per incidenti) o di cantieri mobili e ritardi su tratte in cui si usufruisce già di una riduzione generale del pedaggio. Dal 1° gennaio 2026, sarà possibile ricevere i rimborsi legati ai ritardi per cantieri e traffico intenso, per le tratte di competenza dello stesso concessionario. I rimborsi che interessano più concessionari, invece, potranno essere ottenuti dal 1° dicembre 2026.
Il rimborso potrà essere richiesto tramite app unica (che verrà attivata nei prossimi mesi) oppure tramite i singoli concessionari (telefonicamente, attraverso i servizi online oppure con gli altri canali di assistenza che verranno predisposti a breve). Per assicurare la corretta applicazione delle nuove regole, ci sarà una prima fase di monitoraggio, fino al 31 dicembre 2027, per consentire ai concessionari di adeguarsi. Dalla metà del 2027, poi, verrà pubblicata una relazione ufficiale da parte dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART), con tutti i risultati del periodo di sperimentazione.
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