Ricostruzione dell’Aquila. Schulz a Cialente: sforare il 3 per cento

Il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ha condiviso la proposta del sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che, nelle settimane scorse, aveva scritto alle massime autorità comunitarie e al Governo italiano per porre il problema legato ai vincoli di finanza pubblica imposti dall’Europa agli Stati membri e ai conseguenti limiti ai fondi erogati dal Governo per ricostruire e mettere in sicurezza i territori colpiti da calamità naturali.

“Non possiamo più continuare così – aveva scritto il primo cittadino – Abbiamo sottoposto a ben tre Governi nazionali il problema del rispetto del patto di stabilità imposto dall’Europa, con il noto limite del deficit di bilancio al 3 per cento del Pil. Un vincolo che, come andiamo ripetendo da tempo, deve necessariamente essere derogato per i Paesi colpiti da calamità naturali”.

“Ringrazio il presidente Schulz per la cortesissima lettera che mi ha inviato – ha dichiarato il sindaco Cialente – nella quale definisce L’Aquila “una grande città dotata di un’importante Università”, aggiungendo che la ferita inferta al patrimonio artistico e monumentale del capoluogo d’Abruzzo rappresenta una ferita e una perdita non solo per la nostra città, ma anche per l’Italia e per l’Europa. Lo ringrazio soprattutto, tuttavia, per essersi fatto latore di una notizia importante”.

IL RESTO DELLA RISPOSTA DI CIALENTE

Aver ottenuto condivisione e approvazione per la proposta di legge, che avevo inoltrato allo stesso Schulz e al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, relativa alla possibilità, per i Paesi dell’Unione colpiti da catastrofi naturali, di ottenere, ai fini della ricostruzione e della messa in sicurezza dei territori, una deroga ai vincoli imposti dal patto di stabilità, non conteggiando le relative risorse nel limite del 3 per cento tra Pil e debito pubblico. 

Il tutto, naturalmente, secondo modalità da concordare con l’Europa. 

Il presidente Schulz mi ha infatti comunicato che auspica e ritiene possibile, con l’adeguato sostegno di tutti gli europarlamentari italiani e dal nostro Governo, che questa proposta venga inserita tra le misure di maggiore flessibilità, rispetto ai vincoli di finanza pubblica, all’esame del presidente Jean-Claude Juncker.

Un appoggio, quello del Governo italiano e dei parlamentari europei, indispensabile affinché non venga vanificato questo risultato storico e fondamentale per un Paese, come l’Italia, che deve misurarsi con il difficile compito della ricostruzione post sisma, come in Abruzzo e in Emilia, o a seguito di inondazioni, come, tanto per restare a esempi recenti, in Liguria e Toscana, e che deve poter investire nella messa in sicurezza del proprio territorio. 

 

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Informazioni su Marco Maccaroni 921 articoli
Classe 1956, perito elettronico industriale, ho conseguito attestati riconosciuti per attività su reti cablate LAN presso la IBM Italia. Ho svolto la mia attività lavorativa c/o Roma Capitale sino al 2020. Autore, nel 2014, del sito Abruzzo Vivo.

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