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Borgo di Pizzoli

 

Il Comune di Pizzoli, è situato a nord ovest della città di L’Aquila, nell’alta valle dell’Aterno, dista dal Capoluogo di Regione circa 15 Km ed è a 740 metri sul livello del mare. Fa parte della Comunità Montana “Amiternina” ed il 50 % del suo territorio ricade nel Parco Nazionale “Gran Sasso – Monti della Laga”. La sua popolazione è di circa 4000 unità. La sua estensione territoriale è pari a 56,11 kmq, le strade urbane si estendono per 50 km, le strade extra urbane per 40 km e le strade vicinali per circa 60 km. E’ uno dei comuni che continua ad avere un congruo sviluppo edilizio. Confina con i comuni di Barete, Montereale, Capitignano e L’Aquila. Fino agli anni trenta del secolo scorso nel suo territorio era compreso anche il paesino di San Vittorino col teatro. Il paesaggio ha una conformazione prevalentemente montana con monti aspri per lo più composti  da pareti calcare dove alla vegetazione originaria, fatta di querceti e faggeti, si è aggiunta negli anni ’40 e ’90 vasti rimboscamenti a pino nero. Lungo tutto il territorio vi sono molte zone panoramiche e di grande pregio paesaggistico. Poi  il paesaggio degrada  verso la pianura della conca aquilana (sud-est) e l’alveo del fiume Aterno che da Aringo va verso Popoli. Su questo si costruirono, in passato,  alcuni mulini (tra cui quello ancora funzionante in prossimità di Santa Maria delle Fornaci).

L’architettura urbana di Pizzoli ha subito notevoli modificazioni nel corso dei secoli, rimangono ancora particolari architettonici quattro cinquecenteschi inseriti nelle nuove costruzioni. Attualmente il  centro è caratterizzato da un’edilizia minuta in cui emergono grossi complessi sei-settecenteschi: palazzo Mascetti, palazzo Cappelli-Zecca, il vecchio Palazzo del Municipio e Villa Giorgi di fine ottocento con “parterres” uno dei rari esempi in Abruzzo. La presenza di giardini e ville nel centro urbano è un fenomeno che continua nelle nuove realizzazioni. Testimonianze di ricostruzione e modifiche settecentesche le ritroviamo in particolare nella chiesa della Madonna del Carmine, già S. Pietro, situata in villa San Pietro che fu rimpicciolita alle condizioni attuali ma di cui è leggibile l’antica ampiezza. Si ha notizia di una chiesa dedicata a S. Pietro già nel 1297 in occasione di un contratto dove  si numeravano i chierici delle chiese di Pizzoli.

 

Palazzo Mascetti

All’estremità superiore del paese sorge la chiesa di Santo Stefano a monte la cui struttura risale al XIII secolo, situata in un luogo strategico e molto panoramico, è prospiciente al castello Dragonetti – De Torres. La chiesa presenta facciata quadrangolare tutta in pietra calcarea squadrata, con portale cinquecentesco archivoltato e sullo stesso asse una finestra circolare. Di estrema originalità risulta il tozzo campanile agganciato sul lato sinistro della facciata, a destra invece si nota l’ex convento. L’interno della chiesa di forma rettangolare, a navata unica, è di notevole ampiezza, con copertura a capriata e terminante con un piccolo catino absidale. Lavori di restauro hanno riportato alla luce l’antico aspetto ed hanno reso visibili brani consistenti di affreschi databili fra il XV ed il XVII secolo. Della fase barocca rimane il retroaltare ligneo sul quale èra collocata un opera composta di sei parti raffigurante le fasi del martirio di Santo Stefano.

Accanto alla chiesa sorge il castello Dragonetti – De Torres nel luogo detto la “Castillina”, questo toponomio segnala l’antica esistenza di un recinto fortificato con torre pentagonale di epoca normanna, usato per il ricovero delle greggi e come rifugio per la popolazione in caso di pericolo. Nel seicento la torre fu inglobata nel palazzo castello De Torres, creando così un interessante rapporto visivo con la chiesa. L’imponente costruzione a pianta quadrata e con torri angolari fino agli 40 era perfettamente arredata, negli anni 50 divenne clinica per le malattie polmonari anche perché  situato tra pini secolari. Negli anni 90 ha cambiato proprietario ed è stato sottoposto a restauro. Poco al di sopra delle due costruzioni si nota unapiccola chiesa a pianta ottagonale che forma un singolare binomio con l’altra cinquecentesca, sempre a pianta ottagonale, situata nella parte bassa del paese e dedicata all’Immacolata detta volgarmente la “madonnella”. In contrada Villa Re c’è la chiesa di San Matteo risalente al XV secolo, interessanti gli affreschi dell’abside  quattrocento-cinquecenteschi di buona fattura.

 

Palazzo Dragonetti De Torres, XVI secolo, Pizzoli (AQ).

A Marruci di Pizzoli interessante dal punto di vista storico ed artistico è la chiesa dedicata a San Lorenzo Martire  che attualmente si trova all’interno del paese. Rappresenta una testimonianza storica per il legame con il cernobiarca Sant’Equizio e per la struttura architettonica composta di chiesa, campanile ed edificio annesso. La parte risalente alla fondazione è oggi identificabile con la cripta di sepoltura del santo collocata all’interno dell’attuale chiesa, che è ad unica navata con tetto a capriata a vista. La parte presbiterale, piuttosto ampia, lascia ipotizzare in passato l’esistenza di un coro. Dagli ultimi restauri sono stati messi in luce sulle pareti resti di affreschi di epoche diverse tra il XII ed il XVI secolo, fra questi di notevole interesse un calvario di Perrozzo da Teramo situato nella sala “equiziana” che doveva essere adibita a sala capitolare e refettorio. Questa si trova all’interno dell’edificio collegata alla chiesa e probabilmente era l’originario monastero maschile fondato dal santo.

La Torre Campanaria ospita nelle mura frammenti romani probabilmente provenienti da Amiternum. La facciata della chiesa presenta un portale di  stile settecentesco coperto da timpano semicircolare e due finestre rettangolari; sul lato destro è presente un secondo ingresso con portale abbellito da elementi scultorei lapidei cinquecenteschi. Nella parte alta di Marruci in località Vallicella si trova un piccolo edificio risalente al XIII secolo costituito da un’unica  aula riccamente abbellita da pitture in cui è possibile vedere un brano di affresco cinquecentesco di scuola abruzzese popolare. La chiesetta situata ai piedi della montagna è dedicata a Sant’ Antonio Abate, segna l’inizio del tratturo che portava da Marruci al Passo delle Capannelle, da qui passavano i contadini ed i pastori transumanti che si recavano verso le terre montane. La chiesa è testimonianza della vocazione agro-pastorale della popolazione pizzolana e tutt’oggi sopravvive la festa di Sant’Antonio caratterizzata dalla benedizione degli animali e dall’asta per la vendita degli zampetti. A valle del tratturo troviamo la piccola chiesa recentemente restaurata di San Silvestro nascosta nel nucleo abitativo di Vallicella. Nella frazione di Santa Maria l’omonima chiesa intitolata a Santa Maria ad Tritticum, chiesa gentilizia che deve il suo nome al luogo dove fu costruita, l’aia dove si batteva il grano (tritticum).

 

 

A Cavallari, piccolo borgo del comune di Pizzoli, dove sembra che il tempo si sia fermato, sorge la piccola chiesa di stile romanico abruzzese dedicata ai santi Proto e Giacinto, risalente al XIII secolo, la facciata in pietra è animata da un rosone posto al disopra di un motivo semicircolare che sovrasta il portone. L’interno ad un’unica navata conserva tracce di affreschi di una qualche suggestione.

 

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Classe 1956, perito elettronico industriale, ho conseguito attestati riconosciuti per attività su reti cablate LAN presso la IBM Italia. Ho svolto la mia attività lavorativa c/o Roma Capitale sino al 2020. Autore, nel 2014, del sito Abruzzo Vivo.

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