Gagliano Aterno – Panorama
[Anno 20023]
Un paese di circa duecentocinquanta abitanti arroccato nella parte sud della catena montuosa del Sirente, in provincia dell’Aquila, lontano dagli itinerari turistici dell’Abruzzo. Si chiama Gagliano Aterno e questa è la bella storia di un borgo montano ripopolato, di lavori ritrovati, di nuove opportunità per i giovani in un rapporto nuovo con i più anziani. A Gagliano Aterno è in corso un esperimento di comunità e di riconquista, una narrazione in continuo divenire «dove al centro abbiamo messo l’ecologia e nuovi modi di abitare. Per questo chi arriva qui vuole rimanere».
A parlare è Raffaele Spadano, antropologo abruzzese di ventotto anni, che in questo paese ha creato un vero e proprio laboratorio sociale. Insieme al gruppo di ricercatori dell’Università della Valle d’Aosta “Montagne in movimento”, ha dato vita alla “scuola immersiva di attivazione di comunità e transizione ecologica”, un esempio su piccola scala di come si può costruire concretamente la transizione ecologica a tutti i livelli. «La valle Subequana, dove si trova Gagliano, ha il tasso di decremento demografico e l’indice di invecchiamento più alti dell’Abruzzo — spiega Spadano -, questo fa sì che ci siano molti “vuoti” da riempire». In antropologia alpina esiste in effetti la nozione di vuoto relativo (allude agli spazi creati dal decremento demografico) e questa regione ne è in qualche modo l’emblema, proprio per questioni legate alla sua storia economica e culturale. Le azioni, gli interventi qui si distinguono di più. «I livelli demografici così bassi creano dei vuoti sia numerici sia culturali, che diventano opportunità di innovazione» racconta Spatano.
![](https://www.abruzzo-vivo.it/wp-content/uploads/2024/05/gagliano_aterno-2.jpg)
Grazie al lavoro di intermediazione del gruppo di antropologi, sono arrivati a Gagliano nuovi abitanti che hanno un’età media che varia dai venticinque ai trent’anni. L’idea è di non limitarsi a trasformare i paesi in borghi turistici, ma di farli vivere, producendo economia e cultura. «Oggi — prosegue Spadano — i paesi delle aree interne sono dei laboratori a cielo aperto di innovazione sociale e tecnologica, in cui si possono costruire modelli replicabili anche su larga scala». La scuola prevede una residenza temporanea per giovani ricercatori provenienti da tutta Italia, in cui si fanno ricerca e formazione sul campo, integrandosi nella vita di paese. «I partecipanti — sottolinea Spadano — hanno a disposizione una casa www.ecostampa.it II murner© `L50 ‘;hî abitanti A Gagliano Aterno vivono meno di 250 persone. La zona ha il tasso di decremento demografico più alto d’Abruzzo e vengono guidati nel processo di integrazione con la comunità locale mentre, per quanto riguarda la formazione, ci sono lezioni sui temi della transizione ecologica». Gagliano è anche la prima comunità energetica (cioè una comunità che permette a chi ne fa parte di consumare l’energia rinnovabile prodotta dai propri impianti) in Abruzzo e tra le prime in Italia, grazie ad un sindaco giovane e pronto ad andare oltre l’ordinario, Luca Santilli.
Santilli ha meno di quarant’anni ed è un “restante”: «Ho studiato economia a L’Aquila e dopo il terremoto ho deciso di tornare con la mia compagna a vivere a Gagliano, mi sentivo addosso la responsabilità di non abbandonare la mia terra». Una delle prime iniziative da sindaco è stata finanziare il progetto “Montagne in movimento”: «Volevamo utilizzare strumenti innovativi per riattivare la nostra comunità, perché se sta bene la comunità, sta bene anche chi arriva, neo abitante o turista che sia». Una transizione ecologica che parte dalle persone, affinché i vuoti fisici e metaforici possano trasformarsi in luoghi di opportunità, di socialità, di cultura. Trasferirsi — o rimanere — in un piccolo borgo della montagna abruzzese come gesto comunitario di speranza e di costruzione del futuro.
[Anno 2024 ]
Gagliano Aterno, Comunità Energetica Rinnovabile: un documentario racconta la rinascita del borgo
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.