La Notte dei Faugni non è una Notte bianca. Per la città di Atri (TE), l’8 dicembre, festa dell’Immacolata, è un giorno speciale.
Una suggestiva tradizione che si ripete da millenni in Abruzzo, ad Atri, città d’arte della provincia di Teramo. I Faugni sono alti fasci di canne accesi e portati in Processione all’alba dell’8 dicembre (ore 5), accompagnati dalla banda per le vie del centro storico. Durante la notte che precede l’uscita dei Faugni (7-8 dicembre) è usanza atriana fare la “nottata”, nulla a che vedere con le consumistiche notti bianche.
È il solstizio atriano, la notte più lunga dell’anno, vissuta, da sempre, tutta d’un fiato, in una mistica attesa, in totale adesione ad un rito che si rinnova nelle taverne delle case e nei vari ristoranti del centro storico ducale. Osterie, piazze, musei, negozi, bar e ristoranti si trasformano, per tutta La Notte dei Faugni, in tanti luoghi del divertimento e dell’attesa: cene tipiche, concerti, spettacoli ed eventi.
Un’intera città si anima a festa. La gelida notte dicembrina, che pervade le strade, è scaldata dall’odore dei camini fumanti e dal “sacro fuoco” che crepita, custode della maestosa Cattedrale, in attesa dell’alba.
Una lunga notte dedicata al fuoco, l’appuntamento più magico della vetusta città, che rinnova il millenario legame con un rito che ancora oggi stupisce e sorprende. Per prendere parte a questo rito arrivano da tutta Italia, moltissimi atriani che vivono all’estero approfittano di questa tradizione per tornare nella loro città natale. Si tratta del Capodanno atriano.
I FAUGNI
La tradizione dei “Faugni” in Atri è molto radicata e risale al periodo preromano, quando la città era la capitale del Piceno del Sud e le feste di fuochi in onore di Fauno, antica divinità pagana associata alla fertilità della terra, erano organizzate in segno di purificazione e di buon auspicio per l’attività contadina. I “Faugni” appaiono per la prima volta nei riti religiosi nel 431 d.C. con il concilio di Efeso. In seguito la cerimonia fu riproposta in occasione della traslazione della Santa Casa da Nazaret a Loreto, attuando un vero e proprio processo di “cristianizzazione” di un rito profondamente radicato nel mondo pagano. L’antica cerimonia rappresenta oggi la perfetta commistione tra la cultura sacra e quella profana: si parte con la benedizione del fuoco, si continua tutta la notte nella rievocazione del rituale ancestrale e si conclude con i festeggiamenti religiosi dedicati all’Immacolata Concezione. La Processione dei Faugni acquista un particolare fascino dovuto anche alla cornice storica in cui essa si ripete: si percorrono le vie e i quartieri del centro storico ducale, costeggiando i resti di un antico teatro del I sec. d.C., le chiese dal XIII sec. al XVIII sec. e al palazzo ducale degli Acquaviva (una delle famiglie più potenti dell’Italia centro meridionali dal XIV sec. al XVIII sec.). La gelida notte dicembrina, che pervade le strade, è scaldata dall’odore dei camini fumanti e dal “sacro fuoco” che crepita, custode della maestosa Cattedrale, in attesa dell’alba. L’appuntamento più magico della vetusta città, che rinnova il millenario legame con un rito che ancora oggi stupisce e sorprende, suggestioni lontane dalle consumistiche notti bianche.
PROGRAMMA
Ore 19.00 – Piazza Duomo – Accensione del Fuoco Sacro, resterà acceso per tutta la notte
Ore 20.00 – Ristoranti e Taverne del centro storico – Menù tipici
Ore 21.00 – Teatro Comunale – Spettacolo “La partitella” con Carmine Buschini
Ore 23.30 – Inizio musica live, 9 gruppi musicali si alterneranno per tutta la notte nelle vie del centro storico
Ore 24.00 – Piazza Martella – Exentia live band
Ore 01.30 – Piazza Duchi D’Acquaviva – Modena City Ramblers
Ore 03.00 – Piazza Martella – Exentia live band
Ore 05.00 – Uscita dei Faugni
Ore 06.00 – Chiesa Sant’Agostino – Santa Messa
#Piazza Duomo, Atri, 64032, ITALIA
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