Mossa ampiamente prevista. Il ricorso è contro il silenzio della pubblica amministrazione, perchè, secondo Rockhopper, il Ministero avrebbe dovuto rispondere nei termini alla domanda di rilascio della concessione di coltivazione. Lo scenario più probabile che si profila è il seguente, scenario che era lo stesso su cui stavamo lavorando in questi giorni noi ma per motivi esattamente opposti (cioè chiedere al Ministero un diniego all’istanza sulla base della nuova norma e, in caso di inerzia del Ministero, intervenire presso il TAR; A quel punto Rockhopper comunque avrebbe fatto ricorso)
Il Ministero (o il Commissario nominato dal TAR) a questo punto dovrà esprimere un parere negativo all’istanza in base alla nuova legge entrata in vigore il primo gennaio. A quel punto Rockhopper impugnerà il diniego e davanti al TAR solleverà una o più questioni di costituzionalità della nuova norma.
Con questa mossa Rockhopper cercherà anche di vedersi riconosciuti almeno i danni al Ministero per non aver rispettato i termini istruttori dell’istanza (cioè non aver dato parere positivo prima dell’entrata in vigore della nuova legge). Fondamentali potranno rivelarsi a quel punto tutta una serie di ostacoli che avevamo frapposto rallentando l’iter, ad esempio il Parco Marino.
Rockhopper potrebbe anche cercare anche di evidenziare davanti al TAR un ipotetico contrasto tra norme italiane e quelle comunitarie chiedendo di disapplicare direttamente la norma (ma è un’ipotesi piuttosto remota).
Con questa mossa Rockhopper cercherà anche di vedersi riconosciuti almeno i danni al Ministero per non aver rispettato i termini istruttori dell’istanza (cioè non aver dato parere positivo prima dell’entrata in vigore della nuova legge). Fondamentali potranno rivelarsi a quel punto tutta una serie di ostacoli che avevamo frapposto rallentando l’iter, ad esempio il Parco Marino.
Rockhopper potrebbe anche cercare anche di evidenziare davanti al TAR un ipotetico contrasto tra norme italiane e quelle comunitarie chiedendo di disapplicare direttamente la norma (ma è un’ipotesi piuttosto remota).
Il TAR potrebbe rigettare la richiesta oppure mandare tutto alla Corte Costituzionale oppure chiedere un parere direttamente alla Corte di Giustizia sulla congruenza della legge italiana rispetto al Diritto comunitario.
In ogni caso è evidente che la nuova norma abbia bloccato il progetto e che abbia ribaltato i ruoli. La sospensione del decorso temporale del permesso di ricerca è, come avevamo fatto notare, ininfluente.
Eravamo noi prima a dover fare ricorso al TAR. Ora sono loro, in un sentiero molto stretto.
Ovviamente noi e tutti gli enti dovremo intervenire ad opponendum, anche per evitare qualche scherzo da parte del Ministero.
In ogni caso è evidente che la nuova norma abbia bloccato il progetto e che abbia ribaltato i ruoli. La sospensione del decorso temporale del permesso di ricerca è, come avevamo fatto notare, ininfluente.
Eravamo noi prima a dover fare ricorso al TAR. Ora sono loro, in un sentiero molto stretto.
Ovviamente noi e tutti gli enti dovremo intervenire ad opponendum, anche per evitare qualche scherzo da parte del Ministero.
HASTAG
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