Storia
Laturo, a circa 800 m. s.l.m., è una frazione di Valle Castellana (Teramo). Collocato su un pianoro posto su una terrazza di roccia, si affaccia timido e si lascia ammirare solo da lontano. Si tratta di un antico borgo di dimensioni insolitamente grandi oggi non più raggiungibile agevolmente perché la vegetazione spontanea ha ripreso possesso dell’unica mulattiera che per secoli l’ha collegato al mondo nel modo più breve, nascondendone le tracce per lunghi tratti e creando barriere talvolta insormontabili. Altri sentieri sarebbero percorribili sempre a piedi, ad esempio da Leofara, dalle Cannavine o da Settecerri, ma risultano, oltre che ben più lunghi, altrettanto impervi. Fino agli anni cinquanta del 1900 era abitato da una cinquantina di famiglie per un totale di oltre duecento persone, che occupavano una trentina di case, oggi fatiscenti e cadenti tra cui si evidenziano ancora i resti di un antico gafio, testimonianza di antiche tecniche edilizie longobarde. Si trattava di uno dei borghi più importanti dei Monti della Laga, costituito prevalentemente da persone dedite alla pastorizia ed alla produzione di legna. L’emigrazione del secondo dopoguerra ha fatto gradatamente diminuire la popolazione; l’assenza di una strada carrabile che consentisse le comunicazioni essenziali del vivere civile ed il trasporto delle merci, i disagi insiti nel vivere isolati e la drastica diminuzione dell’attività pastorizia hanno fatto il resto. Alla fine degli anni settanta del 1900 l’ultima famiglia ha così abbandonato il centro abitato di Laturo al suo destino.
Le condizioni attuali
Il borgo di Laturo è composto da 16 unità edilizie, 9 delle quali accorpate in 3 aggregati e 7 in corpi di fabbrica autonomi e isolati.
Complessivamente, come si evince anche dalla “tavola sul grado di conservazione degli edifici” il 64% del costruito versa in uno stato di totale fatiscenza, il 32% è insufficientemente conservato e il restante 4% è fortunatamente in buone o ottime condizioni (da notare che l’edificio 5 ha subito da poco un copioso intervento di ristrutturazione).
La realtà patrimoniale è piuttosto compromessa poiché quasi la totalità degli edifici ha la medesima situazione di notevole frazionamento dei diritti reali sugli immobili. Risulta quindi difficile riuscire a trovare interlocutori uniti negli intenti, la maggior parte di loro non ha interesse ad aprire trattative di compravendita e nello stesso tempo nessun interesse ad intervenire per salvaguardare il definitivo depauperamento dei loro beni
E’ possibile approfondire la conoscenza di questo meraviglioso borgo, navigando tra le pagine del sito http://www.borgodilaturo.it/ gli Amici di Laturo
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