Nell’ottobre 1915, a distanza di dieci mesi dal terremoto che il 13 gennaio aveva devastato la Marsica, l’Ufficio Servizi Speciali del Ministero dell’Interno conferì l’attestato di benemerenza al personale della Soprintendenza ai Monumenti e della Soprintendenza alle Gallerie e ai Musei di Roma e Abruzzi impegnato nel recupero e nella messa in sicurezza dei beni danneggiati Ai soprintendenti, agli ispettori, ai custodi e agli operai dei due enti periferici preposti alla tutela,non venne riconosciuta soltanto la tempestività dell’intervento su monumenti e oggetti d’arte
Quella benemerenza attestò ufficialmente l’efficacia di un inedito modello di gestione, autorevole e capillare, in grado di collaborare con i vari rami dell’amministrazione statale coinvolti nell’emer-genza, senza però perdere di vista gli obiettivi spe-cifici della conservazione. I crolli, i danneggiamenti, le perdite a cui le Soprintendenze furono chiamate a rispondere conun’organica programmazione delle attività, fecero del terremoto del 1915 un vero e proprio banco di prova dell’organismo ministeriale di tutela, riformato dalla legge n. 364 del 20 giugno 1909
Frutto di un complesso e travagliato iter parlamentare avviato nel 1902, quella legge determinò il potenziamento della Direzione generale delle Antichità e Belle Arti e la sistematica riorganizzazione delle strutture territoriali di sorveglianza, che influirono direttamente sui modi e sui tempi della ricostruzione marsicana. Nel Lazio e in Abruzzo il servizio era affidato, già dal 1907, a tre Soprintendenze settoriali dedicate a musei e oggetti d’arte, ai monumenti e agli scavi con compiti di sorveglianza e di tutela, alle quali si affiancava un ufficio tecnico regionale (attivo dal1899) cui era demandata la direzione delle manutenzioni e dei restauri …
Marsica 1915: le istituzioni statali di tutela alla prova del terremoto
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Di Valentina Valerio
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CATEGORIA:
Terremoto
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