Campli, la Scala Santa e la pratica delle indulgenze

 

I 28 gradini in legno, da percorrere in ginocchio ed in preghiera, danno al credente l’assoluzione dai peccati. Attraverso il rito della Scala Santa il credente rievoca il percorso di Gesù che sale e discende più volte le scale del Palazzo Pretorio di Pilato, bagnandolo con il proprio sangue dopo la flagellazione e prima del supplizio. Salendo lungo la scala è possibile guardare 6 dipinti su tela rappresentanti momenti della Passione di Cristo e rivivere le fasi del percorso di Gesù verso la Croce e la sofferenza. Nel Sancta Sanctorum è sito l’altare del Redentore, unico che possa liberare il peccatore dal terribile carico dei propri peccati. Dopo aver reso omaggio al ritratto di Papa Clemente e a Sant’Elena, il credente, purificato nell’anima, finalmente discende attraverso la luce della scala di discesa. Passata attraverso periodi di chiusura e decadenza, la Scala Santa è ai giorni nostri perfettamente restaurata e funzionante

 

 

Di Barbara Pomponi per  ‘Campli Nostra Notizie’

Molti di noi ignorano che il prezioso dono delle Sacre Indulgenze, di cui gode storicamente il Santuario della Scala Santa di Campli durante la terza domenica dopo Pasqua, il martedì di Pentecoste, la terza domenica di settembre e l’ultima domenica di ottobre, è stata ulteriormente arricchito dalla concessione di nuove Indulgenze Plenarie, estese a tutti i venerdì di Quaresima, ad opera dell’attuale pontefice, Papa Giovanni Paolo II. Il rito religioso della Scala Santa e la connessa pratica delle Indulgenze si riallacciano al ben noto tema della sofferenza umana: non è un caso che, salendo ginocchioni i gradini della Scala Santa, si possono rivivere i momenti più salienti della Passione e Morte di Cristo Gesù. Il fedele che, con contrizione e pentimento, si accinge ad affrontare i 28 gradini della Scala Santa camplese, si sente affaticato ed oppresso, rattristato dalle immagini raffiguranti il dolore della Crocefissione; ma, non appena superate le fatiche della salita, si ergerà in piedi a uomo nuovo, completamente rigenerato e rinfrancato, nel corpo e nell’anima, dagli affreschi di angeli giubilanti e scene della Resurrezione, che rivestono le pareti della scalinata di discesa.

 

Santuario della Scala Santa a Campli

Forse queste immagini erano ben presente all’istituzione pontificia Paexitentiaria Apostolica, la quale, chiamata a confermare le Indulgenze parziali e Plenarie già concesse al Santuario camplese, trovò la Scala Santa così straordinariamente adatta a divulgare lo Spirito Cristiano che, senza alcuna specifica richiesta, aggiunse nuove Indulgenze Plenarie, oltre quelle note, estendendone la pratica a tutti i venerdì di Quaresima. Il senso di spiritualità profondo che promana dalla Scala Santa di Campli fa si che essa sia fra i luoghi di culto di maggior importanza della cristianità. A conferma del valore, non solo religioso, ma anche artistico, culturale del nostro Santuario, sta il fatto che l’unità operativa di Teramo della Soprintendenza P.S.A.D. de L’Aquila ha allestito all’interno della Chiesa dedicata a San Paolo, nell’ambito delle Giornate Europee del patrimonio 2003, una mostra storica documentaria “La Scala Santa e i Santuari del Teramano”, rimasta aperta dal 20 al 28 settembre scorso. La mostra ha coinciso con uno dei cinque periodi di Indulagenza Plenaria del Santuario.

 

A riguardo Marco Maccaroni 733 articoli
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