Martese è una frazione di Rocca Santa Maria (Teramo) e si trova sulla strada che porta al Ceppo, a m.997 s.l.m. E’ posto su uno sperone di roccia che sovrasta l’alta valle del Tordino, nelle vicinanze di un altro borgo disabitato, Tavolero, ed oggi è un vero e proprio cantiere aperto. Il nucleo di case, disabitato ormai da anni, è costituito da una quindicina di abitazioni che risalgono quasi tutte alla metà del 1800. Nel 1668 l’intero paese fu distrutto e messo a fuoco dalle truppe spagnole durante il tentativo di reprimere il fenomeno del banditismo dilagante in quella zona montuosa. Un caratteristico arco dà l’accesso alla via principale. Sull’architrave di una finestra che guarda la valle è incisa la data del 1772; su un’altro architrave, sotto l’arco di ingresso, c’è la data del 1856. Le abitazioni sono arroccate, una vicina all’altra, mentre la chiesa, un tempo consacrata a Santa Lucia, si trova più in alto, leggermente discosta dal borgo, e di essa sono oggi visibili solo dei ruderi. Attualmente una enorme gru giganteggia sul piccolo borgo e dappertutto ci sono impalcature e betoniere: l’intento è quello di un restauro conservativo degli edifici ancora in piedi, nell’ambito di un preciso progetto voluto e curato dall’Amministrazione Provinciale di Teramo. Un po’ più in alto della chiesa un’abitazione risulta già restaurata con risultati apprezzabili e soprattutto con interventi non invasivi.
Per arrivarci da Teramo (vedi mappa), da cui dista circa km.26: si sale verso il Ceppo da Villa Ripa tramite la S.P. 48 di Bosco Martese, poi, tra gli abitati di Belvedere e Cona Faiete si gira a sinistra. Una strada ben percorribile seppure tortuosa scende per circa 1 Km. fino al gruppo di case.
@PaesiTeramani
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