Utente: Guest   Login  Register  Accedi con Facebook  User

Canto aquilano. Ma che è ‘stu scontentu’, il vincitore del ‘Vernaprile’

Social

Aggiornato il 02 Febbraio 2023 alle ore 07:25

La Società Operaia di Mutuo Soccorso “Fratellanza Artigiana” di Teramo, fondata nel 1860 e della quale il primo Presidente Onorario fu Giuseppe Garibaldi, da vario tempo organizza il “Vernaprile”, un Concorso di poesie e canzoni dialettali abruzzesi

Nella 13^ edizione del Concorso, il M° Camillo Berardi ha vinto il 1° Premio Assoluto per la musica del canto “Ma che è ‘stu scontentu” che è stato premiato con la seguente motivazione: “L’opera è valida, originale con il rispetto degli antichi stilemi e si presenta come un lavoro molto raffinato nel quale la tradizione è giocata con classe”.
La giuria che ha attribuito il premio era così composta: Presidente: Prof. Giuseppe Profeta; Componenti: Prof. Marcello De Giovanni, Prof. Giammario Sgattoni, Prof. Mario Santucci, Prof. Ennio Vetuschi, Prof. Cosimo Savastano, Prof. Quirino Iannetti, Prof. Walter Cavuti, Prof. Samuele Di Giulio, Prof. Vincenzo Cimini.

In occasione della Cerimonia di Premiazione, è stato chiesto al musicista Camillo Berardi di presentare al pubblico e alle autorità presenti il canto vincitore e il M° Berardi, fuori programma e arricchendo il prestigio della manifestazione, ha corrisposto alla richiesta del Comitato Organizzatore, offrendo l’esecuzione “cameristica” del brano affidandola alle voci del soprano Adele Ciavola e del contralto Valentina Bruno, accompagnate con la tastiera dallo stesso Berardi.
Ecco la presentazione del brano redatta dall’autrice del testo Prof.ssa Maria Luisa Frasca:
Questo canto aquilano esprime la struggente malinconia di chi – sentendosi dotato di una grande apertura d’ali – non ha trovato spazio nel piccolo mondo soffocante in cui la sorte lo ha costretto a vivere. Non gli resta che evadere nel sogno

MA CHE E’  ‘STU  SCONTENTU’

Versi di Maria Luisa Frasca                            

Musica di Camillo Berardi 

 

Ma che è tuttu questu scontentu ?
Pecchè sbatto contr’a ‘nu muru ?
Ju tempu s’ha fattu cchiù lentu
ju celu s’ha fattu cchiù scuru’Na vote me credea
che se potea spazia’.
Ju munnu me ss’è fattu troppo strittu,
ji’ quasci non ci pozzo rispira’Me pare ch’è come ‘na fame
me pare ch’è come ‘na sete.
Ma a mmi’ no’ me sazia lo pane.
Che pena le pene segrete…

‘Na vote me credea
che se potea spazia’.
Ju munnu me ss’è fattu troppo strittu,
ji’ quasci non ci pozzo rispira’.

Redengo la vita a ju sognu
mo’ che la speranza è finita.
Ccusci’ no’ me pare ch’ è pocu
lo pocu che me dà la vita.

E pure se mme pare
che non se po’ spazia’,
ju munnu me llo faccio meno strittu,
forse ccusci’ ce rrescio a rispira’.

@ Camillo Berardi

 

Commenta su Facebook

Lascia il tuo commento! E' prezioso per noi
  Condividi

Social



Autore:

Sostieni Abruzzo Vivo

Il sito web interamente dedicato all'Abruzzo


Potrebbe interessarti
Dalla stessa categoria

Universit degli Studi dell'Aquila




Tutte le immagini contenute in questo sito sono o parte di pubblico dominio o di appartenenza dei rispettivi proprietari. Questo sito non rivendica la proprietà di qualsiasi immagine qui contenuta se non quelle dove espressamente ne è citata la fonte. In caso di problemi, errori o omissioni sul materiale protetto da copyright, la rottura del diritto d’autore non è intenzionale e non è commerciale. Se sei l’artista responsabile di una immagine o il proprietario del copyright di opera presente su questo sito, ti preghiamo di contattare il webmaster per l’immediata rimozione. Questo sito è TOTALMENTE ED INTERAMENTE NO PROFIT. E' possibile collegare o includere le immagini ospitate su questo servizio in siti personali, nei forum, nei blog e nelle diverse applicazioni. Possono essere linkati anche i banner pubblicitari presenti su questo spazio web ricordando che anche tale servizio è totalmente gratuito