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Chiesa di Santa Maria dei Bisognosi

 

Una parte della storia della chiesa di Santa Maria dei Bisognosi (Aq) si trova nelle notizie comparse nel bollettino pubblicato, a partire dalla fine degli anni Sessanta, dai frati Minori della provincia di San Bernardino, che avevano in custodia il santuario. Il notiziario fu stampato in vari formati, con varie copertine, in bianco e nero e in seguito a colori. Riportava al suo interno la cronaca del santuario, elencando visitatori più o meno anonimi, visite o campeggi di gruppi di scout o raduni di comitive religiose. Nei primi numeri comparvero notizie storiche di questo santuario, scritte per far conoscere ai fedeli la storia di questo luogo. Una rubrica presente in quasi tutti i numeri è stata quella delle Notizie flash, ovvero le notizie riguardanti nascite, battesimi, comunioni, matrimoni, ricorrenze di matrimoni di fedeli o parenti di questi.

 

 

Una rubrica sempre presente era quella delle iscrizioni ai suffragi, ovvero devoti inviavano dati anagrafici di un loro caro defunto, a volte accompagnati da una foto del defunto, ed il notiziario riportava il nome e la fotografia. I frati, per queste anime segnalate, celebravano delle messe in suffragio. A queste notizie di cronaca si trovano aggiunti articoli a carattere religioso o poesie scritte dai frati o da devoti. Nei primi anni di pubblicazione, il bollettino fu recapitato a mano, attraverso dei collaboratori che lo consegnavano a fedeli che conoscevano o a cui volevano far conoscere il culto della Madonna dei Bisognosi.

 

 

Successivamente fu spedito in abbonamento postale ai devoti che ne avevano fatto richiesta ed era disponibile anche presso il santuario. Al giornalino si trovava allegato un conto corrente, intestato ai frati del santuario, con cui i devoti, dai paesi del circondario, dall’Abruzzo, da Roma e dai paesi limitrofi, dalle Americhe e da altre località poco conosciute inviavano offerte in denaro per far celebrare messe o aiutare i frati nella gestione del santuario. Ai benefattori che inviavano offerte a qualunque titolo, i frati inviavano una lettera o una cartolina di ringraziamento; questa usanza già dalla metà degli anni Ottanta cominciò a scomparire. In Figura 1 è riportata una di queste cartoline che i frati inviavano ai benefattori; in Figura 2 è riportato il retro di questa cartolina.

Figura 1

Figura 2

Di Massimo Basilici

 

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Classe 1956, perito elettronico industriale, ho conseguito attestati riconosciuti per attività su reti cablate LAN presso la IBM Italia. Ho svolto la mia attività lavorativa c/o Roma Capitale sino al 2020. Autore, nel 2014, del sito Abruzzo Vivo.

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